LR | 23.01.2010, Chi ci ascolterà?

Chi ci ascolterà lo deciderà il destino, certo è che non abbiamo santi in paradiso e quel che si produce è quel che abbiamo dentro. Sono al lavoro al nuovo disco, sperando di incontrare la Fortuna, che non vuol dire fare i milioni di euro, che quelli portano solo rogne, vuol dire fare buona musica, vuol dire avere un pubblico che ti capisca, che apprezzi il fatto che siamo persone come tante. Di mestiere facciamo i musicanti. E ci piace resistere. Che vuol dire stringere i denti nella notte buia. Son tutti bravi quando le cose vanno bene. Bisogna vedere quando è tempo di resistere, chi ha i giusti argomenti per tener duro. Sapete quanti si accorgono di tutto ciò ogni istante? Beh, non lo so. Ma so di certo che sono al di là della barricata, nella radura a viso scoperto. Le carte sono in tavola e il gioco inizia a prendere forma. Il vantaggio di non avere un padrone? E' che le regole si autodefiniscono, gli spazi si plasmano secondo nostra e vostra forza ed attenzione, resistenti carissimi. Così vorrei che se qualche vero resistente leggesse queste righe col cuore, provasse ora a fare qualcosa per noi. Non so cosa, so solo che lo dovrebbe fare. Noi siamo qui, umilmente per resistere. Con voi. Avanti tutta.

IRSTR,

Enrico Cervellera